Antonio Saccone

«Secolo che ci squarti … secolo che ci incanti».

Studi sulla tradizione del moderno

Costantemente in bilico tra conquista e caduta, il “secolo breve” ha cambiato gli equili­bri del mondo moderno.

UN EXCURSUS – LETTERARIO E NON SOLO – AT­TRAVERSO IL SECOLO PIÙ AFFASCINANTE E CONTROVERSO DELLA STORIA.

Il libro esamina episodi cruciali della tradizione del moderno quale si è venuta configurando nel Novecento italiano. Al centro dell’indagine la Grande Guerra, l’intreccio tra letteratura e scien­za, la fusione tra le arti, le nuove percezioni dello spazio e del tempo, il modo in cui importanti autori del ‘secolo breve’, commentando classi­ci del passato remoto e prossimo, interrogano se stessi. Sul proscenio Comisso e la sua avventura fiumana, l’antibellicismo di Palazzeschi, i futuristi interessati a coniugare apocalisse e rigenerazione dell’arte, a celebrare l’instantaneità del cinema, a proclamare una scienza che amplifichi l’ignoto, ad intensificare la creatività dell’avanguardia attraver­so le invenzioni dello “scugnizzo” Cangiullo. E poi Quasimodo che discute del dualismo tra po­litica e poesia, Domenico Rea e La Capria, severi interpreti di Eduardo, il Dante letto da Montale, il racconto-saggio di Sciascia sulla scomparsa del­lo scienziato Majorana, Calvino che analizza gli ‘scienziati’ della letteratura latina, Primo Levi nar­ratore della chimica e Luzi che rideclina, attraver­so un confronto con i suoi maiores, una prospettiva della modernità su «conquiste altissime» e «abissi spaventosi».

Antonio Saccone

Antonio Saccone insegna Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Napoli “Federico II”. Ha pubblicato, oltre a numerosi saggi in rivista, il volume: «Qui vive / sepolto / un poeta». Pirandello Palazzeschi Ungaretti Marinetti e altri,