Ovidio Ovidi

Eroidi

Dopo il volumetto sulla Poesia d’amore di Ovidio, curato sempre da Luciano Paolicchi e pubblicato nel 2001, che raccoglieva testo latino e traduzione a fronte degli Amores, dell’Ars amatoria e dei Remedia amoris, la Salerno Editrice propone nella collana dei «Diamanti» le Heroides, raccolta ovidiana di lettere di donne abbandonate dai loro amanti o mariti, per tradimenti o cause esterne, e lettere di seduzione maschile (Paride, Aconzio), ma anche femminile (Fedra verso Ippolito). Sono storie d’amore che traggono spunto dall’epica (Penelope, Didone, Elena, ecc.) o dalla tragedia (Fedra, Medea), che Ovidio trascodifica nell’elegia: un nuovo filone dell’elegia d’amore latina, inventato da Ovidio (come lui stesso vanta). Il risultato di questa deliziosa raccolta è una rappresentazione della donna nell’antichità e uno scavo nella psicologia femminile che non ha eguale nella poesia antica.