Roberto Sacchetti
Candaule
- Collana: Faville, 41
- A cura di: Francesco Lioce
- In libreria dal 01/04/2007
- ISBN: 9788884025692
- Soggetti: Letteratura italiana II. Otto e Novecento. Testi
- pp. 192
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Marco Cipollini -
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Unità del 08/10/2007
Roberto Carnero -
Conquiste del lavoro del 01/09/2007
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Manifesto del 10/07/2007
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Italia Oggi del 26/06/2007
Alessandra Ricciardi -
L'Araldo abruzzese del 13/05/2007
Gabriele Cappelletti
Nel Candaule stridono le passioni più smodate. Zaverio e Vittoria: il racconto delle contraddizioni di ogni legame affettivo e dell’indole irrazionale dell’amore. Il titolo è un prestito dall’antica leggenda narrata da Erodoto, secondo cui il re Candaule fu tanto babbeo da far vedere sua moglie nel bagno a Gige, suo favorito, perché ne ammirasse la bellezza. Ma nel racconto di Sacchetti non v’è nulla di mitologico, l’azione si svolge a Napoli e sebbene ricordi nelle linee principali la favola greca, tutto è moderno. Con il suo stile «efficace, vario, flessuoso», che seppe cogliere l’ammirazione della critica e anche del pubblico, Sacchetti ritrae con straordinaria e impressionante fedeltà le contraddizioni dell’animo umano, anticipando anche tecniche narrative che si ritroveranno in Pirandello.
Roberto Sacchetti (Torino 1847-Roma 1881), ingiustamente relegato tra i minori della Scapigliatura, fu giovane garibaldino e attivissimo giornalista; grazie alla sua capacità di essere piacevolmente eterogeneo tanto nei toni quanto nei contenuti.