Enzo Ciconte

Borbonici, patrioti e criminali

L'altra storia del Risorgimento

All’alba della costituzione del Regno d’Italia si consolidavano, nelle strutture portanti dello Stato e in una parte rilevante della classe dirigente, i contatti con gli homines novi: mafiosi, camorristi, uomini della ’ndrangheta.
Enzo Ciconte in questo suo saggio indaga le reciproche “fascinazioni” tra movimento risorgimentale e organizzazioni criminali – nuove o vecchie che fossero – scandaglia le ragioni delle interazioni tra i due mondi, con il ricorso frequente alla violenza, e l’uso che se ne fece: da soggetti privati, per difendere o accrescere i loro interessi, da soggetti pubblici, per garantire la sicurezza comune o fornire un puntello alle fragili istituzioni.

Enzo Ciconte

ENZO CICONTE insegna Storia della criminalità organizzata all’Università di Roma Tre. È stato il primo a pubblicare un saggio storico sulla ’ndrangheta in Italia, ’Ndrangheta dall’Unità a oggi (Roma-Bari 1992). Tra le sue pubblicazioni si ricordano almeno