- Collana: Aculei, 52
- Pagine: 136
- In libreria dal 27/01/2023
- Ultima ristampa: 1^, 2024
- ISBN: 9788869735998
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Letture.org [intervista all'autore] del 06/02/2023
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Paolo Mieli -
Fidest del 30/01/2023
I Romani hanno conquistato territori, sottomesso popoli, sradicato culture e condotto guerre quasi ogni anno di una più che millenaria avventura. Eppure, in nessun momento della loro storia l’appartenenza etnica e il colore della pelle sono stati motivo di discriminazione o di esclusione dai privilegi della cittadinanza, che vennero anzi estesi nel corso del tempo a tutti gli abitanti dell’impero. Oggi, invece, la cosiddetta cancel culture punta sempre
più spesso il dito contro gli antichi, accusandoli di complicità nei crimini perpetrati dall’Occidente – dal colonialismo all’emarginazione femminile fino alla supremazia dei “bianchi” – e chiedendo la rimozione dei testi greci e latini dai programmi di scuole e università, dai cataloghi delle case editrici, dall’immaginario stesso delle nostre società.
Una deriva pericolosa e inquietante, che rischia di eliminare uno degli interlocutori fondamentali della nostra tradizione culturale e di promuovere un nuovo conformismo, fondato sulla censura di qualsiasi opinione dissenziente.
Professore di Lingua e letteratura latina all’Università di Siena e membro del Centro Antropologia e mondo antico, diretto da Maurizio Bettini; si occupa soprattutto di teatro comico, di retorica scolastica e del complesso dei miti sulle origini di Roma e l’età monarchica. Tra i suoi titoli piuù recenti ricordiamo Lucrezia. Vita e morte di una matrona romana (Roma 2021), Romolo. La leggenda del fondatore (ivi, 2021), Straniero (ivi, 2021). Per la Salerno Editrice ha pubblicato Enea. L’ultimo dei Troiani, il primo dei Romani (2020) e Virgilio (2022).