Fabio Troncarelli

Francis Drake. La pirateria inglese nell'età di Elisabetta

Francis Drake era un pirata: ma un “pirata elisabettiano”, un eroe avventuroso, un soldato imbattibile, un navigatore glorioso, un vero e proprio mito; eppure la sua esistenza individuale appare incosistente dal punto di vista umano: senza affetti, senza figli, senza veri amici. Per Lope de Vega è l’uomo al cui «passaggio trenava il profondo mare», ma anche il malvagio nemico del cattolicesimo che i diavoli ghermiscono sul letto di morte e gettano nel «più profondo inferno». Qualunque tipo d’uomo fosse stato nella realtà, divenne un mito per l’Inghilterra: il suo tamburo, conservato con religioso rispetto a Plymouth, è diventato il simbolo dell’orgoglio nazionale britannico e, come vuole la leggenda, ogni volta che i nemici del Regno si affacciano sui mari intorno all’isola, il vecchio pirata risorge e suona il tamburo per chiamare gli inglesi a raccolta.