Luca Gorgolini
Gioventù rivoluzionaria.
Bordiga, Gramsci, Mussolini e i giovani socialisti nell’Italia liberale
- Collana: Piccoli saggi, 69
- Pagine: 296
- Volumi: 1
- Misure: 21 x 15 in brossura
- In libreria dal 30/01/2020
- ISBN: 9788869734335
- Soggetti: Storia contemporanea. Ricerca storica
-
Gazzetta di Modena del 14/11/2020
presentazione -
Radio 24 - Il sole 24 Ore del 26/10/2020
Salvatore Carruba -
Avanti! del 11/07/2020
Aldo Forbice -
Stroncature del 09/06/2020
redazione -
Manifest of Blasphemy del 06/03/2020
Jack Orlando e Sandro Moiso -
Avanti On Line del 28/02/2020
Aldo Forbice -
Nazione Indiana del 27/02/2020
Davide Orecchio -
Carmilla on line del 20/02/2020
Sandro Moiso -
La Voce di Parma del 11/02/2020
Sergio Caroli -
Stroncature del 05/02/2020
segnalazione -
Letture.org del 31/01/2020
Intervista
Al momento della sua fondazione nel gennaio 1921, il Partito comunista d’Italia era segnato dall’affermazione di un gruppo dirigente composto da giovani che avevano compiuto il loro apprendistato politico negli anni compresi tra la guerra di Libia e lo scoppio del primo conflitto mondiale. Un “partito di giovani” alla cui costruzione partecipò attivamente la Federazione giovanile socialista che a Firenze, qualche giorno dopo la scissione di Livorno, decise di aderire al neonato Partito assumendo la denominazione di Federazione giovanile comunista.
In questo libro la storia della FGSI viene ripercorsa rintracciando alcuni snodi decisivi – guerra di Libia, Grande guerra e rivoluzione bolscevica – che condussero i giovani socialisti ad abbracciare la causa rivoluzionaria e internazionalista e che consentirono all’organizzazione italiana di affrancarsi dal provincialismo politico che caratterizzava, in negativo, il socialismo italiano all’interno della II internazionale e di assumere così un ruolo di primo piano nella costruzione dell’Internazionale giovanile comunista.
Una vicenda ricostruita prestando particolare attenzione alle biografie politiche dei maggiori protagonisti di quei passaggi: Vella, Bordiga, Tasca, Gramsci, Togliatti, Terracini, Fortichiari, Grieco, Leonetti. E lo stesso Mussolini, il quale ebbe una parte importante nello spingere la Federazione giovanile lungo la strada del massimalismo rivoluzionario.
è professore associato presso il Dipartimento di storia dell’Università della Repubblica di San Marino e insegna Storia dei conflitti armati all’Accademia militare di Modena. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: L’Italia in movimento. Storia sociale degli anni Cinquanta (Mondadori, 2013)