Luciano Canfora

Gramsci in carcere e il fascismo

Il volume si inserisce nell’ampio dibattito in corso sulla figura di Gramsci e lo arricchisce affrontando un tema non molto frequentato dalla pur ricca pubblicistica: la riflessione che egli venne maturando e perfezionando, durante il decennio della sua detenzione, intorno alla natura e alle prospettive storiche del fascismo, non solo italiano. La riconsiderazione di questo aspetto del pensiero gramsciano conduce anche, nel corso del libro, a porre sul tappeto la questione del giudizio che Gramsci viene affinando intorno all’altra esperienza centrale del Novecento, quella sovietistica. Somiglianze e differenze tra i due contrapposti sistemi sono continuamente presenti alla sua vigile attenzione critica. Da ultimo va rilevato che una considerazione scientifica del fenomeno fascista, con cui Gramsci si misura nel corso della complessa elaborazione dei Quaderni, porta con sé anche alcuni corollari intorno al problema del consenso vastissimo che il fascismo ottenne nel mondo intellettuale italiano. Completa il saggio un’ampia sezione di documenti, alcuni dei quali, strategici per la comprensione dei rapporti tra Gramsci e alcuni membri del PCI, riportati da Canfora, dopo decenni, all’attenzione del lettore moderno.

Luciano Canfora

Luciano Canfora ha insegnato Filologia greca e latina presso l’Università di Bari. Fa parte del Comitato scientifico della “Society of Classical Tradition” di Boston e della Fondazione Istituto Gramsci di Roma. Dirige la rivista «Quaderni di Storia».Tra le sue numerose pubblicazioni, molte delle quali per la Salerno Editrice, ricordiamo, Gli occhi di Cesare. La biblioteca latina di Dante, 2015.