Jacques Heers
I Barbareschi. Corsari del Mediterraneo
- Collana: Piccoli saggi, 16
- Tradotto da: Maria Alessandra Panzanelli Fratoni
- In libreria dal 01/01/2003
- ISBN: 9788884024021
- Soggetti: Islamistica. Saggi, Storia moderna. Ricerca storica
- pp. 360
Il termine «Barbareschi» apparve nel XVI secolo per designare i corsari dell’Africa settentrionale: erano ufficiali del sultano di Costantinopoli che guidavano i loro sciabecchi e le altre imbarcazioni veloci alla conquista delle coste occidentali del Mediterraneo. I piú noti furono i fratelli Barbarossa, figli di un Siciliano catturato e poi convertitosi all’Islam. Fondatori della Reggenza di Algeri, costituirono per trent’anni il terrore degli Spagnoli e razziarono le coste calabresi e siciliane arrivando fino a Nizza (con il tacito consenso di Francesco I). Ma la storia dei pirati barbareschi non si limita ai Barbarossa. Questo volume presenta la storia della pirateria mediterranea tra XIV e XVI secolo – epoca che ha rappresentato il cuore dei rapporti tra mondo cristiano e islamico –, con tutto ciò che essa ha comportato: le conquiste ottomane (principalmente l’Egitto), le città mercantili, vittime o complici, come Genova e Barcellona, gli emiri pirati, le razzie, le grandi battaglie, la piú celebre delle quali fu quella di Lepanto (1571), la cattura dei cristiani, uomini, donne e bambini prelevati dai villaggi costieri per essere venduti come schiavi, ma anche i piccoli e grandi traffici e l’interscambio di popoli e culture.
Jacques Heers ha diretto il dipartimento di Studi medievali della Sorbona ed è considerato uno dei massimi studiosi mondiali di Storia medievale.