Gian Biagio Conte

I diritti della filologia

(e i doveri dell'interprete)

L’ermeneutica tende oggi a incoraggiare l’arbitrio del lettore, negando ai testi letterari un senso univoco e predicando una libertà illimitata nella interpretazione. Occorre invece impegnarsi, grazie a un uso sapiente della Filologia, nella verifica del senso oggettivamente depositato nei testi. Solo il rispetto di regole interpretative rigorose può impedire gli abusi di un’esegesi senza freni e restituire alla comunicazione letteraria il valore di una conoscenza condivisa.

Gian Biagio Conte

È emerito di Letteratura Latina alla Normale di Pisa; Visiting Professor a Oxford, Princeton, Berkeley, Stanford. Ha curato le edd. critiche di Eneide e Georgiche (Teubner 2009, 2014, 2019). Numerosi i saggi di teoria e interpretazione letteraria, tradotti anche all’estero.