Angelo D’orsi

Il futurismo tra cultura e politica. Reazione o rivoluzione?

Avanguardia artistica e movimento culturale e politico, il Futurismo viene raccontato attraverso la vicenda umana del suo fondatore, Filippo Tommaso Marinetti, riportando alla luce componenti inedite, in particolare nel rapporto tra Futurismo e politica. Respinta l’idea dell’artista-puro contemplatore e riproduttore della bellezza, il movimento futurista, mosso da una forte istanza sociale e modernizzatrice, si spinse ben oltre la provocazione e cantò la guerra “sola igiene del mondo”, “il gesto distruttore dei libertari”, “le belle idee per cui si muore”. È una storia piena di contraddizioni e cedimenti: prima la fase ‘eroica’, di opposizione al potere e all’Accademia – dal Manifesto apparso su «Le Figaro» nel 1909 alla partecipazione volontaria alla Grande Guerra (e la morte delle due personalità più notevoli, Boccioni e Sant’Elia). Poi, l’abbraccio fatale con Mussolini: un sodalizio che Marinetti portò avanti con cieco accanimento, partecipando a tutte le guerre fasciste e aderendo alla Repubblica Sociale Italiana; la morte soltanto, nel 1944, gli risparmiò l’onta dell’estrema disfatta del regime fascista.

Angelo D’orsi

Angelo d’Orsi è professore di Storia del pensiero politico nella Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Torino.