- Collana: Piccoli saggi, 74
- Pagine: 200
- Volumi: 1
- In libreria dal 04/03/2021
- ISBN: 9788869735738
- Soggetti: Storia antica e archeologia. Ricerca storica
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Redazione -
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Marco Rizzi
Il nuovo appassionante giallo filologico di Luciano Canfora svela il mistero dietro le parole del primo storico di origine non cristiana a menzionare Gesù: L’ebreo ellenizzato, divenuto cittadino romano, Giuseppe Flavio.
Yosef Ben Matityahu – questo era il nome dell’ebreo Giuseppe Flavio prima di acquisire la cittadinanza romana – era il discendente di una tra le più importanti famiglie della casta sacerdotale israelitica, fu protagonista e storico delle rivolte giudaiche contro Roma. Dopo essere stato sconfitto dai romani fu fatto schiavo, ma venne liberato dopo aver profetizzato la porpora imperiale al generale Vespasiano. La sua controversa figura è al centro di una trama di fitte manipolazioni testuali che hanno consentito alla sua opera di arrivare miracolosamente intatta fino a noi.
La sua testimonianza storica sulla vita di Gesù non ha mai smesso di interrogare i credenti e gli storici di ogni tempo. Ma è davvero autentica? O è stata manomessa? E che ruolo ha avuto il “tradimento” di Giuseppe Flavio in questa vicenda?
Del buon uso del tradimento è il titolo di un celebre libro di Pierre Vidal-Naquet sulla figura e sulla straripante opera scritta del comandante militare, sacerdote, storico, Giuseppe Flavio. Straripante e giunta a noi intatta. Come è avvenuta questa straordinaria salvazione, caso unico in tutta la storiografia di lingua greca? Chi prese in carico quest’opera e perché? La manomissione – se tale è – più controversa della storia dei testi greci racchiude la chiave che può avviare alla soluzione dei problemi qui elencati. Con qualche sorpresa.
Luciano Canfora ha insegnato Filologia greca e latina presso l’Università di Bari. Fa parte del Comitato scientifico della “Society of Classical Tradition” di Boston e della Fondazione Istituto Gramsci di Roma. Dirige la rivista «Quaderni di Storia».Tra le sue numerose pubblicazioni, molte delle quali per la Salerno Editrice, ricordiamo, Gli occhi di Cesare. La biblioteca latina di Dante, 2015.