Paolo Grillo

La falsa inimicizia.

Guelfi e ghibellini nell’Italia del Duecento

La narrazione dell’esilio di Dante, i neoguelfi e i neoghibellini risorgimentali, le polemiche attuali sulla faziosità come carattere distintivo e immutabile degli italiani sono solo alcuni esempi di come la memoria delle lotte fra guelfi e ghibellini ha condizionato attraverso i secoli la nostra cultura, fino a ridursi ad un luogo comune, privo di qualsiasi aggancio alla realtà storica del tempo.
Con questa espressione, infatti, si indica oggi una contrapposizione cieca e ideologica fra due parti animate da odio reciproco e fra le quali ogni dialogo è impossibile. Il quadro dell’Italia duecentesca, invece era molto più complesso. Questo libro mostra che guelfismo e ghibellinismo furono fattori di divisione interna, ma anche di coordinazione esterna: l’adesione alle parti creò infatti per la prima volta legami politici di dimensione peninsulare, superando la divisione fra il centro-nord comunale e il Regno di Sicilia nel meridione. Ancora, constateremo che la contrapposizione tra le due parti era tutt’altro che ideologica e aprioristica.
Nel periodo qui preso in considerazione, l’appartenenza ai due schieramenti non prevaleva quasi mai sui reali interessi locali: guelfi e ghibellini si potevano alleare fra loro contro altri guelfi e altri ghibellini, vi erano guelfi bianchi contro guelfi neri, ma anche ghibellini contro altri ghibellini, vi erano molti cittadini che restavano fuori dalle logiche
di parte e premevano per la conciliazione, vi erano – e pochi se ne stupivano – papi ghibellini e imperatori guelfi.

Paolo Grillo

Paolo Grillo insegna Storia Medievale all’Università degli Studi di Milano e studia la storia della penisola italiana nei secoli centrali del Medioevo. Fra i suoi libri più recenti Le porte del mondo. L’Europa e la globalizzazione medievale, Milano 2019. Con la Salerno Editrice ha pubblicato, tra gli altri, La falsa inimicizia. Guelfi e ghibellini nell’Italia del Duecento, Roma 2018.