Francesco Cipriani

Melusina sull'altro marciapiede

Questo racconto – inedito del 1928 – è una scoperta di straordinaria importanza per la storia del movimento novecentista, di cui abbiamo poche testimonianze, ma è rappresentante unico del realismo magico dell’avanguardia napoletana anteriore agli anni Trenta. Melusina, personaggio mitologico e fiabesco (una fata silvana e acquatica) evocato anche da Paracelso e Goethe, è in questo racconto una ragazza che, nel momento stesso in cui rivela il suo magico nome a Giulio Giovanni, lo introduce in un mondo inatteso celato dietro la realtà di una metropoli novecentesca. La passeggiata autunnale del protagonista maschile si trasforma cosí in un viaggio “magico” in compagnia di una “fata” che, percorrendo i luoghi della quotidianità (il bar, il parco, l’emporio, l’ufficio, il varieté), ne svela scenari di ritrovata naturalezza. Il viaggio surreale si conclude quando Melusina scompare nell’interno oscuro di una vettura che la porta via, svelando l’inconciliabile dissidio tra uomo e macchina.

Francesco Cipriani

Francesco Cipriani, napoletano, prese parte al movimento novecentista di Massimo Bontempelli. Iniziò poi a scrivere per il teatro, affermandosi nel dopoguerra come autore di rivista e sceneggiatore di molti film di Totò.