Francesco Benigno, Daniele Di Bartolomeo
Napoleone deve morire.
L’idea di ripetizione storica nella Rivoluzione francese
- Casa editrice: Collane
- Collana: Piccoli saggi, 71
- Pagine: 196
- Volumi: 1
- Misure: 21 x 15 in brossura
- In libreria dal 16/07/2020
- ISBN: 9788869733956
- Soggetti: Storia moderna. Ricerca storica
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intervista
A pochi giorni dal colpo di stato del 18 brumaio (9 novembre 1799) Napoleone raccontò di essere scampato a un attentato di alcuni deputati armati di « stiletto ». In realtà, nessuno in quell’occasione aveva trovato il coraggio di sfoderare il pugnale di Bruto, come invece vorrebbe l’iconografia coeva, che ritrae il presunto tentativo di omicidio di Napoleone alla stregua di un mancato cesaricidio.
Il continuo rimando fra passato e presente ha segnato in profondità la Rivoluzione francese, piú di quanto la storiografia sia stata disposta ad ammettere. Per i protagonisti dell’evento rivoluzionario il richiamo alla storia fu un’indispensabile bussola per orientarsi in un presente drammatico. Gli avvenimenti infatti apparivano loro la ripetizione ineluttabile di fatti storici già avvenuti, la messa in scena di un’antica tragedia, magari destinata un giorno a divenire farsa, come dirà Karl Marx.
L’idea che la storia si ripete fu un modo per dare senso a una realtà incerta e in vorticoso cambiamento, nonché un tentativo di predire ciò che sarebbe potuto accadere. Si affermava un modello potente che avrebbe segnato lo svolgimento della lotta politica e delle rivoluzioni a venire.
In copertina: Giacomo Aliprandi, Séance du Corps Législatif à l’Orangerie de S.t Cloud. Bonaparte se présente à l’Assemblée et la dissoud, le 19 brumaire 1799 (Londra 1802; partic.). Paris, Bibliothèque nationale de France.
insegna Storia moderna alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Tra i suoi lavori piú recenti: La mala setta. Alle origini di mafia e camorra, 1859-1878 (Torino 2015); Terrore e terrorismo. Saggio storico sulla violenza politica (Torino 2018).
è ricercatore di Storia moderna all’Università di Teramo. Tra i suoi lavori piú recenti ricordiamo: Nelle vesti di Clio. L’uso politico della storia nella Rivoluzione francese, 1787-1799 (Roma 2014); Una storia in tempo reale. La Rivoluzione francese raccontata dai suoi protagonisti, 1789-1796 (Canterano 2016).