Autore inquietante e problematico di perenne attualità, Luigi Pirandello (Agrigento 1867-Roma 1936) affrontò l’inafferrabilità e incertezza della realtà quotidiana attraverso temi, personaggi e ambienti dei più svariati con una carica innovativa senza precedenti, riscuotendo successo e popolarità soprattutto grazie al pubblico comune, lontano dalle discussioni critiche dei contemporanei.
Marziano Guglielminetti, maestro degli studi italianistici contemporanei, abbandonando concezioni critiche ormai desuete (marxiste, storico-sociologiche, psicoanalitiche, ecc.) indaga nella vita e nell’opera di Pirandello, narratore, umorista e drammaturgo, avvalendosi dei documenti epistolari e diaristici resi noti negli ultimi anni, ma anche, e soprattutto, delle parole e vicende dei suoi personaggi. Dai romanzi più noti, come Il fu Mattia Pascal o Uno nessuno centomila, ai suoi capolavori del teatro (i «grotteschi», nonché Sei personaggi in cerca d’autore, I Giganti della montagna, ecc.) senza dimenticare i racconti delle Novelle per un anno (divise in veristiche, umoristiche e “surreali”), ogni opera trova ampia trattazione, “scandagliata” nel suo intreccio, nelle riflessioni in essa contenute, nella tipologia dei suoi protagonisti, nonché nelle scelte linguistiche ed espressive che mai si rivelano superficiali o casuali, secondo una letterarietà volutamente “disattenta” alla forma estetica in favore di soluzioni di tipo espressionistico.
Ne emerge un ritratto esauriente e brillante, in cui il percorso artistico e umano dello scrittore è osservato attraverso la lente di una produzione letteraria che rivela una creatività e una libertà sempre feconde, nei riguardi della cultura fascista dominante, nei confronti della psicanalisi e di ogni facile filosofia dell’esistenza.

L’autore Marziano Guglielminetti (1937) è professore di Letteratura italiana nell’Università di Torino. Ha dedicato buona parte dei suoi studi al romanzo fra Otto e Novecento; con particolare riguardo a Pirandello, Svevo e D’Annunzio; si è occupato anche di Rinascimento e Barocco, da Tasso a Marino. Tra i suoi più importanti lavori: Memoria e scrittura. L’autobiografia da Dante a Cellini (Torino 1977); Il romanzo del Novecento italiano. Scritture e sintassi (Roma 1986); Dalla parte dell’io. Modi e forme della scrittura autobiografica nel Novecento (Napoli 2002).