- Collana: Piccoli saggi, 72
- Pagine: 160
- Volumi: 1
- Misure: 21 x 15 in brossura
- In libreria dal 22/10/2020
- Ultima ristampa: 2^, 2024
- ISBN: 9788869735295
- Soggetti: Storia antica e archeologia. Ricerca storica
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Linkiesta del 24/10/2020
Elisabetta Favale
Come è nata Venezia? E quando è cominciato l’insediamento dell’uomo in laguna? Dove fu posata la prima pietra di fondazione, a Rialto come vuole la tradizione, oppure a Torcello dove sorge la prima basilica?
È difficile rispondere a queste domande perché realtà e mito si confondono nei racconti degli storici medievali sulle origini di Venezia. L’unica cosa veramente certa è che la città nacque bizantina e tale si mantenne per alcuni secoli. Ma i Veneziani (o “Venetici” come li chiamavano i Bizantini) elaborarono già nel X secolo una leggenda, secondo cui la loro città sarebbe stata fondata in « un luogo deserto, disabitato e paludoso » al tempo dell’invasione di Attila, quando cioè il re unno devastò la terraferma veneta distruggendo Aquileia e altri centri minori. Il racconto era destinato a nobilitare l’origine della città lagunare, facendola derivare da un avvenimento drammatico che colpiva fortemente l’immaginario collettivo. Ma la realtà era diversa: i Veneziani non si insediarono in territori deserti e la migrazione ebbe luogo in un lungo arco di tempo.
Le isole in cui si sarebbe formata Venezia erano infatti abitate già in epoca romana. Un lento processo avrebbe dunque portato l’arcipelago a diventare una delle più grandi potenze del Mediterraneo.
In copertina: Veduta di Venezia (partic.). Incisione su rame di Johann Friedrich Probst (Augsburg, 1750 ca.).
Ha insegnato Storia dell’Italia bizantina all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Tra i suoi libri piú recenti ricordiamo: Bisanzio e
l’Occidente medievale (Bologna 2019); L’età di Giustiniano (Roma 2019). Per la Salerno Editrice ha pubblicato Teodora (2017), Ezio (2018), Venezia prima di Venezia. Mito e fondazione della città lagunare (2020).