Dalla prima scarna edizione del 1500, fino all’ultima edizione data alle stampe da Erasmo a Basilea nel 1536, gli Adagia si presentano come “un’antologia del sapere dell’Occidente” – secondo la definizione di Michelini Tocci – continuamente in crescita e ripetutamente aggiornata dall’umanista olandese ad ogni nuova apparizione editoriale: proverbi, sentenze, e “modi di dire” in maggioranza derivanti da autori latini e greci, ma anche da autori cristiani. Gli adagi antologizzati in questo volume sono accompagnati da note di commento a cura di Davide Canfora.