Philippe Sassier

Perché la tolleranza

La tolleranza è un valore universale dello spirito: affermazione oggi addirittura scontata in teoria, pacificamente accettata com’è da tutti, eppure in pratica estremamente difficile da attuare, tanto nei rapporti quanto nelle grandi problematiche politiche internazionali.
Questo libro ricostruisce la “storia” dell’idea di tolleranza, quale si è venuta definendo dal Cinquecento ad oggi; per quanto possa sembrare strano, essa nasce abbastanza di recente, nel contesto delle guerre di religione, e soltanto durante l’Illuminismo s’impone come la virtù spirituale e sociale per eccellenza: ma sempre ha dovuto convivere, e continua a farlo, con il suo scomodo alter ego negativo, l’intolleranza. Come il grano e il loglio della parabola evangelica, infatti, questi due aspetti della spirito umano crescono fatalmente insieme, tanto da costituire, probabilmente, le due diverse facce di un unico atteggiamento. Intrecciando un dialogo continuo con le sue fonti – “classiche” e moderne: da Spinosa a Locke, da Rousseau a Mill a Marcuse, per citare solo alcuni nomi –, Sassier illustra l’idea di tolleranza da molteplici punti di vista: filosofico, religioso, sociale, etico, analizzandone l’evoluzione all’interno dei diversi contesti storici e culturali esaminati.
Il dibattito sulla tolleranza, vivo da oltre cinque secoli, è oggi tutt’altro che inattuale, essendo essa, in fondo, la risultante di spinte contrapposte da sempre presenti nell’animo umano: l’ordine imposto dall’esterno, l’adattamento dei mezzi ai fini, l’anelito alla libertà che non conosce ordine e scopo. Un fragile equilibrio, una sottile linea rossa separa la civiltà dai mostri della violenza e dell’irrazionale.