Antonio Corsaro

Percorsi dell'incredulità. Religione, amore, natura nel primo Tasso

Il volume indaga gli aspetti “eretici” del pensiero tassiano, ovvero quelle componenti di incredulità filosofica che il poeta coltivò durante la sua prima formazione e che denunciò all’Inquisitore di Ferrara nel 1577. L’eternità del mondo, la mortalità dell’anima individuale, le religioni rivelate come strumento politico, l’amore come chiave di accesso a una concezione panteistica dell’universo: questi, in sintesi, gli elementi di eterodossia che affiorano nei Dialoghi e nelle lettere tassiane nel segno di contraddizioni talora sofferte e devastanti. Il volume affronta di seguito, come materia strettamente correlata, la grande poesia dell’Aminta, testo paradigmatico degli aspetti piú aperti e spregiudicati del pensiero di Tasso, nonché la sua peculiare fortuna in epoca libertina.

Antonio Corsaro

Antonio Corsaro insegna Letteratura Italiana presso l’Università di Urbino. Ha insegnato inoltre presso le Università di Aberdeen e di Ferrara. Si occupa in prevalenza di letteratura rinascimentale, con studi sulla poesia comica, satirica e paradossale.